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19 June 2019

Meningite: come si trasmette e perché vaccinarsi

Nuovo vaccino Meningococco tipo B

La meningite fa paura soprattutto perché colpisce i bambini e proprio negli individui più giovani è più difficile da identificare. Tre sono i sintomi principali: febbre alta, forte mal di testa e rigidità alla nuca al punto che il malato non è in grado di piegare la testa. In aggiunta possono verificarsi anche nausea insistente e vomito, fotofobia, sopore e talvolta eruzioni cutanee.

E' un’infiammazione delle meningi, le membrane che avvolgono encefalo e midollo spinale. Può essere di due tipi. Virale: non è contagiosa e il paziente guarisce nel giro di una settimana.

Dobbiamo fare attenzione a quella batterica, che è quella su cui vogliamo soffermarci in modo da capirne le dinamiche e soprattutto trasmettere la necessità del vaccino. La meningite da meningococco, detta anche purulenta per il fatto che i batteri producono pus nell'encefalo, è quella più contagiosa e può provocare fenomeni di tipo epidemico.

Si tratta di una malattia che colpisce bambini, ragazzi e giovani adulti (fino ai 40 anni circa) ed è causata da un patogeno estremamente aggressivo: il meningococco infatti non va a colpire le persone fragili, malate o anziane, bensì soggetti sani, giovani e con difese normali.
E adesso che arriva l’inverno il pericolo aumenta.
Il meningococco si trasmette per via aerea quando c’è un contatto stretto con i malati attraverso le secrezioni respiratorie, ad esempio con tosse, starnuti o baci. I casi sono infatti molto più frequenti nel periodo invernale quando si sta al chiuso in ambienti affollati, ad esempio scuole, discoteche, comunità.

Le vaccinazioni rappresentano oggi le armi più efficaci e sicure con cui contrastare la malattia perché creano una barriera al proliferare del batterio evitando la diffusione della malattia.

Con l’arrivo del nuovo vaccino contro il meningococco B, oggi è possibile combattere tutti i ceppi di meningite meningococcica più pericolosi e letali.

Il vaccino non fa male.
Può, al limite avere degli effetti collaterali, ma sono contenuti. In particolare il vaccino contro la meningite non ha tra i componenti né virus né batteri, è dunque molto ben tollerato ed efficace. In soggetti particolarmente sensibili o nei bambini piccoli possono manifestarsi effetti di tipo locale e di breve durata come gonfiore, eritema o dolore nella sede dell'iniezione, oppure si possono avere febbre o inappetenza, che poi scompaiono.

Nel corso della loro lunga storia i vaccini si sono dimostrati uno dei più significativi ed efficaci interventi di salute pubblica mai attuati, in quanto hanno protetto e continuano a proteggere milioni di persone da malattie e morti causati da malattie infettive.