18 October 2019
Perchè vaccinarsi
Vaccino antinfluenzale, vaccinandoti proteggi te e protteggi gli altri
Ogni anno con l'arrivo dell'autunno ritornano anche le raccomandazioni di rito degli esperti: vaccinatevi in tempo per evitare di essere contagiati dall'influenza. Vaccinarsi è il modo migliore di prevenire e combattere l'influenza, sia perché aumentano notevolmente le probabilità di non contrarre la malattia, diventando immuni, sia perché, in caso di sviluppo di sintomi influenzali, questi sono molto meno seri e, generalmente, non seguiti da ulteriori complicazioni. Il vaccino è utile e raccomandato soprattutto ai pazienti a rischio, per esempio i bambini, gli anziani, le persone affette da malattie croniche, ma anche chi svolge professioni a contatto con la gente (più esposti al contagio). Il vaccino assicura un'elevata protezione limitata però a soli 6-12 mesi: pertanto la vaccinazione deve essere ripetuta ogni anno perché i virus influenzali si modificano di continuo. Il vaccino antinfluenzale è costituito da virus uccisi, appartenenti ai ceppi responsabili delle epidemie più recenti. Negli adulti è sufficiente in genere una sola iniezione ed occorrono circa 4 settimane per ottenere il massimo effetto: per questo motivo il periodo di vaccinazione consigliato va da Ottobre a fine Novembre. Il vaccino non ha effetti collaterali di rilievo. In Italia, attualmente, diverse categorie beneficiano gratuitamente della vaccinazione.
La somministrazione è per via intramuscolare e, in tutti coloro con età superiore ai 12 anni, l'iniezione va effettuata nel muscolo deltoide (braccio), mentre per i più piccoli è consigliato il muscolo antero-laterale della coscia.
Vaccino sì
Il vaccino è fortemente raccomandato per:
- persone di età pari o superiore a 65 anni
- bambini e adulti affetti da: malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio (inclusa la malattia asmatica), circolatorio, renale, ovvero altre severe malattie che aumentino il rischio di complicazioni; malattie degli organi che producono il sangue; diabete ed altre malattie di alterazione del metabolismo; sindromi da malassorbimento intestinale; fibrosi cistica: malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, inclusa l'infezione da HIV; malattie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
- bambini reumatici soggetti a ripetuti episodi di malattia che richiede prolungata somministrazione di acido acetilsalicilico e a rischio di sindrome di Reye in caso di infezione influenzale. Il vaccino è opportuno, ai fini di interrompere la catena di trasmissione, per alcune categorie di persone:
- personale sanitario di assistenza
- familiari di soggetti ad alto rischio
- addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo: insegnanti delle scuole dell'infanzia e dell'obbligo, addetti alle poste, dipendenti della pubblica amministrazione e della difesa, forze di polizia, volontari dei servizi sanitari di emergenza, personale di assistenza nelle case di riposo.
A causa dell'impegno immunitario durante l'infezione influenzale, le donne gravide possono andare incontro a complicazioni a carico del sistema cardio-respiratorio con conseguenti danni al feto. Per tali motivi si consiglia la vaccinazione durante la stagione influenzale alle donne che si trovano al secondo o terzo trimestre di gravidanza. Il vaccino è consigliato anche per le persone sieropositive al virus dell'AIDS per evitare le complicazioni derivanti dall'influenza. -
Vaccino no
Fare il vaccino è sconsigliato a:
- chi è allergico alle proteine dell'uovo o ad altri componenti del vaccino
- nei neonati e nei bambini, a meno che non siano presenti serie malattie
- alle persone che a dosi precedenti hanno sofferto di anafilassi, una grave manifestazione allergica.
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