L’emoglobina è una particolare proteina presente sulla superficie dei globuli rossi. Determina la capacità di trasportare il sangue agli organi e ai tessuti.
Il glucosio, presente nel sangue ad alte concentrazioni in caso di diabete, può legarsi all’emoglobina, formando appunto l’emoglobina glicata (HbA1c).
E’ una nuova proteina, più ingombrante e meno agile, che non è in grado di trasportare l’ossigeno con la stessa efficacia dell’emoglobina. Ciò causa una minore ossigenazione dei vari organi e tessuti.
Il test dell’emoglobina glicata rappresenta uno strumento ideale per monitorare il controllo glicemico del paziente affetto da diabete mellito e permette di conoscere la quantità di glucosio che è stata presente nel sangue nei due-tre mesi precedenti al test.
Una valida indicazione della glicemia media
Oltre il 90% dell’emoglobina presente nei globuli rossi è rappresentata dall’emoglobina A (HbA), che è formata da due catene di amminoacidi: alfa e beta. Il glucosio presente nel sangue è in grado di legarsi in modo irreversibile a una parte della catena beta andando a formare l’emoglobina glicata o glicosilata (HbA1c), una molecola che fornisce una valida indicazione della quantità di glucosio presente nel sangue negli ultimi mesi e che, quindi, costituisce un valido test per la diagnosi e il monitoraggio del diabete. Dato che il legame tra glucosio e emoglobina A risulta irreversibile, l’emoglobina glicata (HbA1c) tende a rimanere in circolo per tutta la durata di vita del globulo rosso, pari a circa 90-120 giorni. Per questo motivo, attraverso il test di valutazione della quantità di emoglobina glicata sull’emoglobina totale è possibile valutare la quantità media di glucosio presente nel sangue nei 2-3 mesi precedenti, permettendo di valutare l’eventuale presenza o l’andamento medio della malattia diabetica, senza alcuna possibilità di identificare i picchi di iperglicemia o ipoglicemia. Un nuovo strumento di diagnosi di diabete
In precedenza usato come strumento di monitoraggio della glicemia da associare all’autocontrollo, il test dell’emoglobina glicata (HbA1c) è attualmente entrato a far parte dei criteri diagnostici del diabete mellito, affiancandosi ai criteri tradizionali.
In base ai nuovi standard, dosaggi di HbA1c ≥ 6,5% identificano una condizione di diabete, mentre valori di HbA1c compresi tra 5,4% e 6,5% determinano una situazione di “pre-diabete”.
Secondo le raccomandazioni italiane, inoltre, il controllo dell’emoglobina glicata deve affiancare periodicamente l’autocontrollo glicemico e il dosaggio dell’HbA1c deve essere compiuto almeno due volte all’anno in tutti i pazienti diabetici quando il controllo glicemico è stabilmente nell’obiettivo terapeutico e una volta ogni 3 mesi, nel caso in cui è stata modificata la terapia ipoglicemizzante o la glicemia non risulta stabile nel tempo.