08 July 2020
Punture d’insetto, come prevenirle e come alleviarle
Durante i mesi estivi, si sa, il numero di zanzare e di insetti in circolazione aumenta in maniera sensibile. Le punture di zanzare e di altri piccoli insetti provocano fastidiosi ponfi, ovvero rigonfiamenti della zona cutanea interessata dalla puntura, con conseguente prurito o bruciore.
Esistono delle buone abitudini e dei repellenti che possono aiutarci a evitare queste punture. Ma procediamo per gradi e vediamo intanto che cos’è che spinge gli insetti a pungerci.
Perché gli insetti ci pungono?
Gli insetti ci pungono perché sono attratti:
- dall’anidride carbonica che espiriamo
- dall’odore della nostra pelle
- dal calore e dai movimenti del nostro corpo.
Per difenderci dalle loro punture possiamo utilizzare degli appositi repellenti che sono formulati per impedire agli insetti di trovarci influenzando i loro sensi, come l’olfatto e il gusto. In pratica ci rendono invisibili.
Le tipologie di repellenti per insetti
I repellenti per insetti si dividono in due grandi gruppi:
I Repellenti Naturali
L’uso di piante come repellenti per insetti è radicato nella nostra tradizione. Ci sono infatti molte piante che producono sostanze volatili, come i terpeni, che aiutano a tenere lontani gli insetti. Ogni estratto di queste sostanze sembra promuovere una specifica attività repellente contro una precisa specie di zanzara. L’uso di miscele di oli essenziali ad azione sinergica è funzionale per la repellenza simultanea di più specie di zanzare e altri piccoli insetti.
I Repellenti Sintetici
Le molecole dei repellenti di sintesi riescono a tenere lontane le zanzare e le zecche e assicurano una protezione duratura nel tempo. Questi attivi sono inseriti in prodotti classificati come presidi medico chirurgici, una classificazione che assicura che i prodotti sono stati testati e messi in commercio solo dopo la validazione da parte del Ministero della Salute che ne valuta attentamente la sicurezza e l’efficacia.
L’importanza di scegliere il repellente più adatto in base all’occasione d’uso
Per individuare il repellente più adatto devono essere valutati gli ambienti e le situazioni in cui verrà utilizzato, il tempo di utilizzo, l’età e la sensibilità della pelle.
Quando sono da preferire i repellenti naturali?
Nelle occasioni di basso rischio, ad esempio per una passeggiata sul lungomare con tutta la famiglia. Nei bambini piccoli a partire dai 3 anni e nelle donne in gravidanza l’utilizzo di un repellente naturale non è vietato, ma è meglio limitare le applicazioni. Nei neonati è preferibile utilizzare protezioni fisiche come le zanzariere.
Quando sono da preferire i repellenti sintetici?
Nelle situazioni ad alto rischio, nei boschi, in sentieri non battuti dove potrebbero esserci le zecche, durante i viaggi tropicali.
Attenzione però: leggere con cura il foglio illustrativo per comprendere la precisa posologia indicata.
Le buone abitudini per proteggersi dalle punture di insetto
- In zone erbose copri le aree maggiormente a rischio, come le caviglie, con calzini più alti e preferisci indumenti dal colore chiaro
- Evita di applicare i repellenti sul palmo delle mani dei bimbi per evitare il contatto accidentale con occhi e bocca
- Applica il repellente ogni volta che vai all’aperto. ricorda che le zanzare sono più attive al crepuscolo e all’alba. In caso di zone a rischio zecche è importante applicare il prodotto prima di accedere alla zona.
- Utilizza una quantità adeguata per coprire la pelle esposta. L’applicazione eccessiva non dà una protezione migliore o più duratura: è importante distribuire il prodotto in modo omogeneo
- Se usi il repellente durante le ore di sole, è meglio prima applicare la crema solare, aspettare che venga assorbita e solo in un secondo momento utilizzare l’insetto-repellente. Tieni presente che la protezione solare ha bisogno di essere riapplicata più spesso del repellente.
- Quando la protezione dagli insetti non è più necessaria, lava la pelle trattata con acqua e sapone.
E in caso di puntura? Ecco i rimedi
Nella maggior parte dei casi, a meno che tu non sia allergico, una comune puntura d’insetto guarisce da sola entro pochi giorni. Puoi però seguire alcuni semplici consigli per trovare sollievo dal dolore e dal prurito.
In caso di puntura di insetto puoi utilizzare uno stick lenitivo a base di Ammoniaca e di alcuni particolari estratti vegetali. L’Ammoniaca è un rimedio anti-prurito molto diffuso in grado di modificare il pH della pelle e di contrastare le reazioni chimiche che causano il pizzicore.
Gli estratti di Aloe, Passiflora e Ananas svolgono un’azione coadiuvante lenitiva dei fastidi della pelle; il loro potere idratante e calmante è particolarmente utile in caso di arrossamento o lievi sensazioni di gonfiore e prurito.
Se si preferisce una soluzione lenitiva con attivi naturali si può scegliere una crema dopo-puntura a base di Aloe Vera e Mimosa. L’Aloe, in particolare, svolge un’efficace azione lenitiva, calmante e tonificante ideale per punture d’insetti e altre irritazioni della pelle, causate ad esempio dal contatto con meduse o piante urticanti. La Mimosa grazie al suo contenuto in flavonoidi, tannini e oligoelementi favorisce i naturali processi rigenerativi della pelle.
In caso di punture d’insetto anomale, se i sintomi non migliorano dopo alcuni giorni, oppure se la zona colpita è particolarmente delicata (ad esempio vicino agli occhi o alla bocca) il consiglio è di rivolgersi al tuo farmacista per analizzare la situazione.
Il tuo farmacista di fiducia è in prima linea per fornirti consigli pratici ma autorevoli che possano aiutarti a prenderti cura della tua salute e della tua bellezza.