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26 June 2017

Punture di Medusa e Tracina: come comportarsi.

Fra le onde e sotto la sabbia, oltre al divertimento dei giochi estivi, si nascondono due insidie per la salute dei bambini: cosa fare in caso di punture.  La più diffusa nei nostri mari è la Medusa  luminosa (Pelagia nucticola), di ridotte dimensioni ma dai lunghi tentacoli, di colore trasparente o violacea, abbastanza velenosa. Pur essendo piccolina, rispetto ad altre specie come la Cassiopea (Cotylorhiza tubercolata) o il Polmone di Mare (Rhizostoma pulmo), questo affascinante esserino di appena 8-10 centimetri di diametro è tuttavia molto urticante e il suo contatto con la pelle umana provoca dolore e scottature, con conseguente bruciore, prurito intenso e a volte anche la formazione di fastidiose bolle. Insieme alle tracine, pesci che si trovano invece sotto la sabbia, vicino alle riva, le meduse sono le principali insidie estive per la salute dei nostri piccoli. E’ abbastanza frequente, infatti, che i bambini, stando molto volentieri in acqua e sulla riva per giocare, siano punti da questi due animali.

E’ bene dunque sapere come comportarsi in questi casi e, a tal fine, si rivelano preziosi i consigli della Società Italiana di Infettivologia Pediatrica.

Nel caso di puntura di una medusa, il malcapitato bimbo uscirà sicuramente dall’acqua di corsa, urlando e piangendo. La prima cosa da fare è mantenere la calma e rassicurarlo, dicendogli che non è nulla e che presto il dolore passerà; nel frattempo controlliamo subito che non siano rimasti attaccati alla sua pelle parti di medusa e accertiamoci che il piccolo non l’abbia toccata con le manine nel tentativo di staccarla. E’ molto importante, infatti, che non avvenga il contatto con gli occhietti, per scongiurare il rischio di ulcere corneali. Rimuoviamo con le mani protette, anche solo da una busta di plastica, o con appositi oggetti, come una scheda o una carta di credito, le eventuali parti di medusa rimaste attaccate al corpo del pupo, disinfettiamo la parte con l’acqua salata del mare e, successivamente, con del bicarbonato o aceto. Infine sarà bene medicare la parte con un gel a base di cloruro di alluminio. Sconsigliata l’applicazione di ghiaccio, ammoniaca, limone od altri rimedi fai-da-te.

Anche il morso della tracina è molto fastidioso; il pesce punge quasi sempre il bambino sotto la pianta del piede, dunque si potrebbe scongiurare facendo indossare al pupo le classiche scarpettine in gomma da mare. Tuttavia, spesso i bambini non le gradiscono e, in assenza di scogli, sassi, ricci o altri pericoli evidenti, anche noi genitori tendiamo a lasciarli con i piedini scalzi e liberi. Nel caso di puntura da tracina, allora, i pediatri consigliano di adottare questo semplice ed efficace rimedio: mettere subito il piedino del bambino sotto la sabbia calda o tamponare con acqua bollente, perché il calore lenisce il dolore provocato dalle tossine velenose.  Nei casi piu gravi è sempre meglio recarsi al pronto soccorso o consultare un medico che provvederà alla prescrizione di antistaminici e antidolorifici dove neccessario.