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28 December 2016

I geloni, un male tutto invernale

Bambini e donne, fumatori e diabetici le categorie più colpite dai geloni.

Con l’inverno, oltre ai soliti malanni, a subire i danni del freddo è anche la pelle, in modo particolare quella di mani e piedi che può essere colpita dai dolorosi geloni.

Che cosa sono? Si tratta di un’alterazione cutanea dovuta al contatto con il freddo (soprattutto quello umido): la pelle della zona interessata prima si arrossa, poi diventa addirittura bluastra e, se solo si tocca la parte, il dolore si manifesta in maniera acuta. Nei casi più gravi, si possono formare addirittura delle vesciche. I geloni possono interessare non solo mani e piedi ma anche il viso, il naso, i padiglioni auricolari e persino le ginocchia.

Chi deve fare più attenzione? I soggetti più a rischio sono le donne e i bambini poiché entrambi tendono a soffrire di problemi circolatori che predispongono proprio a questi fastidiosi inconvenienti, ma anche i soggetti fumatori e coloro che soffrono di malattie del connettivo.

Ci sono delle situazioni particolari che favoriscono o incrementano la formazione di geloni. La prima è il passaggio repentino dal caldo al freddo: una situazione di molto freddo non deve essere combattuta con una improvvisa esposizione al calore. Si verifica una dilazione dei vasi sanguigni molto brusca che comporta la fuoriuscita di componenti ematiche nei tessuti circostanti.

Ecco perché l’infiammazione, oltre a essere visibile raggiunge dei picchi di forte dolore al semplice contatto.

Ma anche momenti che possono sembrare normali, sono invece dannosi e provocano geloni. Per esempio: usare indumenti molto stretti (limitano afflusso di sangue nelle estremità). Oppure stare in piedi per tanto tempo (posizione che provoca stasi venosa) e perfino vestirsi in maniera non sufficientemente appropriata al periodo invernale quando si sta esposti al freddo o perfino alla neve.
CATEGORIE A RISCHIO
Chi risulta più vulnerabile e quindi soggetto ai geloni sono i diabetici e i fumatori.

Per i primi, ci sono delle alterazioni già dovute alla glicemia alta: le arterie e le vene sono già danneggiate o ristrette a causa del diabete. A maggior ragione, con il freddo c’è una ulteriore diminuzione del flusso sanguigno. Chi fuma, a sua volta, ha dei danni ai vasi sanguigni del microcircolo e la nicotina ha un effetto vasocostrittore: i geloni sono un rischio concreto con il freddo.

Non bisogna trascurare l’alimentazione, Anche per i geloni gioca un ruolo importante cosa mangiare e bere: sia per prevenire ma anche per curare questi disturbi.

Assumete cibi ricchi di vitamine, soprattutto la C (contenuta in arance, kiwi, prezzemolo, rucola e tutte le brassicacee in genere) necessaria a mantenere l’elasticità e il benessere di tutto l’apparato vascolare; la vitamina E (che troviamo in olio di oliva e frutta secca in genere) che favorisce la guarigione ripristinando l’equilibrio cutaneo ma anche cibi ricchi di bromelina, ottimo antinfiammatorio naturale che ritroviamo nell’ananas. È bene evitare bevande alcoliche e cibi ricchi di grassi che non farebbero altro che peggiorare la situazione.

Se il disturbo persiste, può essere utile una terapia a base di vitamine predisposta dal dermatologo ma anche esami del sangue e capillaroscopia poiché in certi casi questo disturbo si accompagna a patologie più serie.